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A cura di Marco Gasparri

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S. STEFANO ROTONDO – PORTA METRONIA

santo stefano rotondoAppena fuori dalla villa in via della Navicella si erige una delle prime chiese cristiane, costruita ai tempi di papa Simplicio tra il 468 e il 483. Santo Stefano Rotondo ha un'insolita pianta circolare, con quattro cappelle che fuoriescono formando una croce. Originariamente era costituita da un ambiente rotondo circoscritto da due portici concentrici ed il portico esterno era intersecato dai bracci della croce greca; fu Innocenzo II, nel XII secolo, ad aggiungervi il portico d'ingresso e le grandiose arcate trasversali interne. Il tamburo al centro è alto 22 metri e largo altrettanto e prende luce da 22 alte finestre, alcune restaurate e altre murate durante il papato di Niccolò V, su consiglio dell'architetto fiorentino Leon Battista Alberti. Nel XVI secolo le pareti della chiesa vennero affrescate da Niccolò Pomarancio, con scene raccapriccianti del martirio di innumerevoli santi. All'interno si conserva la cosiddetta "sedia di Gregorio Magno", una cattedra in marmo dalla quale si dice che il grande papa pronunciasse le sue omelie. Nelle cappelle sono conservati anche alcuni decori medioevali.

In fondo alla discesa si apre lungo il perimetro delle grandi Mura Aureliane Porta Metronia. Numerosi furono i nomi che le vennero attribuiti, probabilmente derivanti da un tal Metrobius che avrebbe posseduto un vasto possedimento in questa zona ed anche quello di Gabiusa, per il fatto che la via Gallia, che si trova subito dopo la porta, conduceva a Gabii, l'antica città dei Volsci, ricca e potente durante l'età repubblicana.

Alcuni link utili:
http://it.wikipedia.org/wiki/Santo_Stefano_Rotondo

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