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A cura di Marco Gasparri

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STAZIONE TERMINI – PIAZZA DEI CINQUECENTO – TERME DI DIOCLEZIANO

La stazione è uno dei pochissimi edifici pubblici costruiti a Roma nel secondo dopoguerra; senza pausa migliaia di persone la affollano con le loro valige e le loro storie, il loro muovere veloce, spesso nervoso e confuso rappresenta al meglio la frenesia della metropoli romana. Purtroppo però una tale folla può nascondere alcuni  pericoli … un consiglio per ben cominciare: «occhio al portafoglio!».

stazione terminiNegli ultimi anni la stazione ha subito un processo di ammodernamento ed oggi al suo interno offre punti di ristoro, negozi e drug-stores per un primo approccio allo shopping capitolino, ma soprattutto box-offices turistici dove poter far scorta di  informazioni e mappe della città.

Usciti dalla stazione vi ritroverete in Piazza dei Cinquecento, denominata così nel 1888 in ricordo degli altrettanti soldati italiani che morirono a Dogali. Un obelisco di granito rosso, innalzato per la prima volta da Ramsete II ad Eliopoli e trasportato dai romani in Italia per far da ornamento al tempio di Iside, è oggi posto ai margini della piazza per ricordare il triste avvenimento; lo nascondono ad uno sguardo poco attento una serie di edicole dove gli appassionati di vecchi libri sperano di trovare un’edizione rara a basso costo e dove la notte trovano riparo coloro che la carta stampata la usano solo per coprirsi. Prima di esser intitolata ai caduti la piazza era chiamata Termini; il nome deriva dalla vicinanza alle Terme di Diocleziano, le più grandi costruite a Roma, i cui resti fanno da cornice alla piazza; l’ingresso al sito archeologico fa compagnia ad alcune bancarelle che espongono la loro merce e al chiosco che col suo nome ricorda i tempi del “Gambrinus”, caffè-concerto nel quale all’inizio del ‘900 nascevano i primi personaggi dell’indimenticato Petrolini.

petroliniVent'anni di storie indimenticabili, da Giggi er bullo a Gastone, entrati oggi nel repertorio di molti attori, ma anche nei quotidiani modi di dire e di ridere dei romani, persino dei più giovani. Eccelso nella sua originalità espressiva, nei suoi ritmi spezzati e futuristi e nella rarefazione della “stupidità intelligente”, Petrolini nacque dall’avanspettacolo e dalla rivista, seppe creare un vasto repertorio di battute e macchiette, il gusto dei giochi di parole e degli scioglilingua; rimase sempre legato alla sua vitalissima radice romana e canagliesca, che lo portò anche alla satira sociale più graffiante.

Informazioni:
Terme di Diocleziano
Roma, Via Enrico de Nicola 79
Informazioni e prenotazioni +39.06.39967700 (lunedì-sabato 9-13.30 e 14.30-17)

Alcuni link utili:
http://www.it.wikipedia.org/wiki/Roma_Termini
http://www.romaviva.com/Stazione-Termini/terme_di_diocleziano.htm
http://www.pierreci.it/do/show/content/0000000211
http://www.italiamemoria.info/petrolini/petrolini.htm

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