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Home Lingue Quaderno di lingua portogheseAntitesi e paradossi (página em português)
A cura di Alcides Silva - Traduzione Gabriella Madaro

 

Antitesi e paradossi

Noi siamo la paura e il desiderio, siamo fatti di silenzio e suono

 

Sicuramente, il lettore ha già ascoltato " Certe cose", musica di Lulu Santos e Nelson Motta, cantata da Milton Nascimento. Ricordiamo:

Non esisterebbe il suono
Se non ci fosse il silenzio
Non ci sarebbe luce
Se non ci fosse l'oscurità
La vita è proprio così, giorno e notte, no e sì
Ogni voce che canta l'amore
Non dice tutto quel che vuol dire
Tutto quello che tace dice di pù
Alto al cuore
Silenziosamente io ti parlo con passione
Io ti amo in silenzio
Come chi ascolta una sinfonia
Di silenzio e di luce
Noi siamo la paura e il desiderio, siamo fatti di silenzio e suono.
Ci sono cose che io non so dire.

Questa canzone è stata concepita come un gioco di luci e ombre, "giorno e notte, no è sì", in un catenaccio di successive opposizioni. A ciò si dà il nome di antitesi, una figura del pensiero che si utilizza quando un'idea è opposta ad altra di senso contrario. E' un'enantiose, una contraddizione: "Cerchi la vita o la morte". Come si dice in Brasile: nella casa del fabbro, lo spiedo è di legno.

In " Jaqueline", poema di " Stella del Mattino, Manoel Bandeira ha condensato un'apparente mancanza di nesso.

Jaqueline è morta bambina
Jaqueline morta era più bella degli angeli
Gli angeli!...So bene che non ci sono da nessuna parte
Ci sono donne straordinariamente belle che muoiono ancora bambine.

" Donne...ancora bambine. Concettualmente, il termine 'donne' [l'essere umano di genere femminile che ha raggiunto l'età adulta] contrasta con la parola 'bambina' [ bimbo di sesso femminile]. Sono formulazioni apparentemente inconciliabili. A questo si dà il nome di paradosso, che è anche una figura di pensiero: in una stessa unità di frase sono impiegate parole i cui concetti si oppongono, almeno in apparenza. E' un ossimoro, figura que consiste nel riunire parole contrarie: " Era l'avvenire di fronte al passato/ La libertà di contro la schiavitù" (Castro Alves).

Nell'antitesi la contraddizione è nelle idee (Non c'è male che duri sempre, nè bene che non finisca); nel paradosso, nelle parole ("L'amore... E' una contentezza scontenta" Camões). In medicina legale, il feto viabile espulso morto dall'utero materno è un nato morto. In linguistica, il termine nato morto è un paradosso.

Spiega Rocha Lima che " tutto il paradosso racchiude, in ultima analise, un'antitesi, ma un'antitesi speciale, che invece di opporsi, unisce idee contrastanti". E cita, come esempio, versi di Hermes Fontes:

Questo amore, che, alla fine è la mia vita
e che sarà, forse, la mia morte
amore che mi accalda e mi intimidisce,
che mi rende debole al contempo forte,
questo Amore , che è una difesa ed è una ferita,
deciderà, alla fine, la mia morte.

Figure del pensiero, forme di espressione che sfuggono alle norme grammaticali, sono ricorsi stilistici della lingua e della retorica praticamente inesauribili. Concedono al pensiero più energia, più bellezza o risalto. Il titolo di questa colonna estratta da un verso di Ottavio Bilac, è un'antitesi, forse un paradosso: " incolto e bello":

Ultimo fiore del Lazio, incolto e bello
Sei ad un tempo splendore e sepoltura.

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