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A cura di Marta Helena da Mata Almeida - Traduzione di: Daniela Di Pasquale

 

Un'opinione di Marta Helena da Mata Almeida 22/2/2006
Donne brasiliane e uomini italiani
 

La donna di oggi possiede molti motivi per essere orgogliosa: di solito eccelle in tutto ciò che fa, dimostrando capacità creativa, talento, flessibilità per affrontare situazioni difficili ed una grande forza unita ad un'invincibile voglia di vivere. Naturalmente tutti i giorni ha qualche ostacolo da superare e la sua vita è una battaglia continua. È risaputo che la maggior parte delle donne che lavorano fuori casa deve anche sobbarcarsi totalmente le faccende domestiche. Oltre ad avere un lavoro o un altro tipo di attività, continua ad occuparsi della casa, dei figli, insomma, di tutto ciò che è necessario per il buon funzionamento del focolare.

In Italia sono rari i casi in cui l'uomo aiuta la sua compagna nelle faccende di casa, lasciando a lei questo grande "privilegio". La donna è addestrata sin da piccola a servire l'uomo e le madri passano tutta la vita a servire caffè, acqua, cibo e molto altro ancora per i figli (maschi) e il marito. Ormai le figlie imparano a lavorare presto. I figli sono trattati da veri pascià, vogliono essere serviti, non hanno pazienza di aspettare e sono incapaci anche di togliere dalla tavola il piatto in cui hanno mangiato alla fine del pasto. Le donne lavorano tanto che le loro case assomigliano più a negozi di arredamento, impeccabili.

L'uomo europeo, e l'italiano in particolare, ha un rapporto di odio-amore con tutte le donne, a cominciare dalla propria madre. La madre ha una relazione morbosa, che sfiora l'incesto, con il figlio iper-prottetto e del quale muore di gelosia. Se la madre italiana confessasse i suoi più intimi segreti, direbbe che la donna ideale per il proprio figlio è lei stessa. Di conseguenza, nessuna donna scelta dal figlio sarà gradita dalla madre che, tra l'altro, non farà nulla per nasconderlo.

Nel tentativo di sfuggire ad un confronto con la donna, l'uomo italiano cerca di sposarsi, o almeno di avere come amante, una donna straniera, sulla quale elabora grandi fantasie, generalmente sbagliate. All'inizio degli anni Ottanta scoppiò la moda di sposarsi con donne orientali, di solito giapponesi, considerate dolci e facili da trattare. Subito dopo, venne la volta delle latino-americane, e il Brasile divenne meta principale. Ancora oggi migliaia di europei continuano ad invadere il continente del centro e del sud-america alla ricerca di una donna da sposare, con cui convivere, da sfruttare o semplicemente per una bella vacanza sessuale. Solitamente la cosa gli si ritorce contro e molti s'innamorano di ragazze che conoscono in modo molto superficiale e nelle situazioni più strane. Risultato: è sorprendente la quantità di europei sposati con brasiliane, cubane, venezuelane, ecc.

Questa relazione, che ha in apparenza tutte le possibilità per una buona riuscita, può invece andare a finire molto male, per entrambe le parti. L'uomo scopre che la donna ha molte più esigenze di quelle che lui immaginava e di quelle che lui sarebbe disposto ad accettare. Lei si ritrova in un paese freddo - per clima e relazioni umane - una società razzista, un marito maschilista e spesso avaro, inoltre, tanto lavoro manuale che molte volte include persino le faccende domestiche della famiglia di origine del marito. Ci sono anche casi più drammatici in cui il marito è violento e trasforma la donna nella sua schiava.

Ma anche senza entrare nei dettagli, solitamente per la donna brasiliana che va a vivere all'estero e che, in Brasile, aveva una vita anche minimamente accettabile, lo shock è tremendo. Non solo perchè diventa una Madonna che deve sobbarcarsi lavori domestici che non aveva mai immaginato, ma anche perchè capisce che il marito non trova in ciò nulla di eccessivo; inoltre, l'uomo ritiene che la donna debba fare tutto da sola (lavare, stirare, spolverare, cucinare, fare la spesa al supermercato, andare in banca e alla posta per pagare le bollette - dove si perde da una a tre ore al giorno - e anche scegliere e separare gli abiti che lui deve indossare). Gli uomini si scandalizzano se la donna si lamenta con qualcuno di non essere abituata a questo tipo di vita.

Alle donne che non vogliano cadere in questa trappola, sposate, conviventi, o che stanno semplicemente trascorrendo le vacanze con il fidanzato, consiglio come principale e continuo obiettivo quello di "educare" il proprio uomo, soprattutto se si tratta di straniero. Per educare intendo: fare un piano il più possibile equilibrato dei compiti divisi per due. Questo implica che, ogni giorno e forse per decine di anni, dovrete sorridere con molto garbo e dire: tesoro, hai dimenticato di pulire la finestra, è ora di mettersi al lavoro, non lasciare grondare di grasso i fornelli, ecc., ecc., ecc. È chiaro che alle volte non userete propriamente l'espressione: tesoro e il vostro sorriso comincerà a scomparire dalle labbra per lasciare il posto ad un'espressione molto più incisiva, visto che il vostro "tesoro" è così distratto che dimenticherà l'accordo milioni di volte. Ma questa è l'unica maniera che avete per non trasformarvi in serve sciocche e mal pagate. Anche se non lavorate fuori casa, vostro marito deve dividere con voi i compiti di casa, così quando uno riposa anche l'altro deve poter riposare e sappiamo tutti che i lavori domestici sono una delle attività più pesanti che esistano.

E i figli? - Ah, i figli. Per l'amor del cielo, non vendicate su altre donne ciò che voi avete accettato come parte della vostra vita. Preparate i vostri figli, maschi e femmine, ad un futuro di uguaglianza. Non permettere che vostro figlio cresca come se il mondo esistesse solo per servirlo. Dategli compiti e responsabilità e, soprattutto, insegnategli a coltivare profondo rispetto e ammirazione per la donna.

(liberamente tratto dalla rivista "Mundo Brasil", la rivista brasiliana in Europa)

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