O Ponto de Encontro - Banner
Home Musica Canzoni d'autore I muscoli del capitano (página em português)
 

 

I muscoli del capitano (1)

di F. De Gregori

Francesco De GregoriNato a Roma nel 1951 è il maggiore rappresentante della cosiddetta scuola romana dei "cantautori" italiani. Inizia a esibirsi alla fine degli anni '60 suonando cover delle canzoni di Bob Dylan e Leonard Cohen, ma il successo arriva nel 1975 con l'album Rimmel e con il lungo tour che nel 1979 lo porta in tutta Italia. Da allora, anche se con fasi alterne, è sempre rimasto una delle voci più originali e rappresentative della canzone italiana di qualità.

 

Guarda i muscoli del capitano, tutti di plastica e di metano.
Guardalo nella notte che viene, quanto sangue ha nelle vene.
Il capitano non tiene mai paura, dritto sul cassero,
fuma la pipa, in questa alba fresca e scura che rassomiglia un pò alla vita.
E poi il capitano, se vuole, si leva l'ancora dai pantaloni
e la getta nelle onde e chiama forte quando vuole qualcosa,
c'è sempre uno che gli risponde.
Ma capitano non te lo volevo dire,
ma c'è in mezzo al mare una donna bianca (2),
così enorme, alla luce delle stelle,
che di guardarla uno non si stanca.

Questa nave fa duemila nodi, in mezzo ai ghiacci tropicali,
ed ha un motore di un milione di cavalli
che al posto degli zoccoli hanno le ali.
La nave è fulmine, torpedine, miccia,
scintillante bellezza, fosforo e fantasia, molecole d'acciaio,
pistone, rabbia, guerra lampo e poesia (3).
In questa notte elettrica e veloce, in questa croce di Novecento,
il futuro è una palla di cannone accesa e noi la stiamo quasi raggiungendo.
E il capitano disse al mozzo di bordo
"Giovanotto, io non vedo niente.
C'è solo un pò di nebbia che annuncia il sole.
Andiamo avanti tranquillamente..."

 

NOTE:

1: La canzone è tratta dall'album "Titanic", un disco interamente dedicato alla tragedia del transatlantico Titanic, che, come metafora, diventa un esempio dell'Italia alla deriva dei primi anni '80.

2: Chi parla è il mozzo di bordo. L'iceberg, che poi affonderà la nave, viene qui visto come una donna bianca scintillante nella notte.

3: Questi versi della canzone riprendono lo stile del movimento artistico "Futurista", attivo in Italia agli inizi del 900, che promuoveva un'arte che si sbarazzasse del passato, proiettandosi verso il futuro ed esaltando le macchine, il progresso, la velocità.

 

 

 

SPUNTI

 

De Gregori sul Ponto

Sito ufficiale di De Gregori

Encyclopedia Titanica

Futurismo, i grandi temi

 

 

 

Voltar à página principal (em português) | Tornare alla pagina principale (in italiano)
Para sugerir um site | Colaborar
Contato | Forum