Home Luoghi Un italiano in Brasile Gentilezza (página em português) A cura di Giancarlo Perlo

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21/8/2006 Santo Tomé- São Borja: Gentilezza

Non esistono popoli più gentili o più maleducati di altri. Esistono solo persone gentili e persone maleducate, sotto ogni cielo e a qualsiasi latitudine.

Il proprietario dell’hotel Picara di Santo Tomé è argentino e batte ogni record di scortesia: vuole essere pagato in anticipo, non si fida di me quando gli dico che non ho pesos, mi fa sorvegliare a vista perché teme che fugga nottetempo e poi mi vuole fregare con un cambio disonesto. Sono stato obbligato a pernottare qui: non ci sono autobus per il Brasile per due giorni. Tutta l’Argentina è ferma per la festa nazionale di San Martín.

La commessa del supermercato della pompa di benzina è argentina anche lei. Le spiego che ho due problemi: cambiare il mio denaro brasiliano (tutte le banche sono chiuse) e riuscire ad arrivare fino in Brasile. Detto fatto: cambia i miei reais in pesos a un tasso favorevolissimo. Sorride: almeno un problema l’abbiamo risolto, mi dice.

L’automobilista che si è fermato per fare il pieno è brasiliano (qui il carburante costa meno che in Brasile). Si offre di darmi un passaggio fino al confine: vorrebbe aspettarmi mentre sbrigo le formalità di immigrazione, ma gli dico che è stato sin troppo disponibile e lo mando via.

La giovane guardia di Formosa che sorveglia la frontiera deserta, quando mi vede a piedi e sconsolato, mentre attraverso il confine con lo zaino in spalla, ferma con la mano un auto di passaggio per me.

Sopra ci sono due signore brasiliane che, chiacchierando amabilmente, mi portano direttamente fino alla stazione degli autobus di São Borja, finalmente in Brasile.

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