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10/8/2006 Curitiba: Arrivo
E’ sera, quasi notte. Tutte le luci sono già accese. L’autobus percorre strade sconosciute in mezzo al traffico del rientro. Un’emozione che assomiglia quasi a paura stringe lo stomaco del viaggiatore in arrivo. Dove fermarsi a dormire? Dove trovare da mangiare? A chi domandare informazioni? Penso alle carovane in vista delle oasi, ai nomadi in cerca di un accampamento, a Marco Polo che entra in una città ignota. Domande antiche come il mondo affiorano, mentre l’autobus lentamente si avvicina a Curitiba.
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