O Ponto de Encontro - Banner
Home Luoghi Un italiano in Brasile Solitudini (página em português)
A cura di Giancarlo Perlo

precedente - successiva

1/8/2006 Salvador de Bahia: Solitudini

Stremato dal caldo e dalla città che non si ferma mai, siedo su una panchina, assaporando la brezza della sera. Ma presto si accorgono di me. Arrivano per primi i venditori ambulanti di collanine: gentili ma insistenti, riescono inevitabilmente a farmi sentire in colpa perchè non compro nulla. Poi è il turno dei malati di AIDS, che chiedono un aiuto per i farmaci antivirali. Infine si siede accanto a me una prostituta. Rimane a lungo in silenzio, pensierosa, quasi triste. Poi mi parla dei suoi figli, dell’uomo che non ha più, delle amiche che sono andate a vivere in Italia. Mi chiede di abbracciarla, dice che è gratis, che “offre la casa”. Andando via, ci salutiamo quasi con affetto: le nostre solitudini si sfiorano, per un attimo.


Commenti:

Le tue osservazioni nel tuo diario di viaggio mi hanno riportato al tempo, a un tempo che conosco e di cui sento nostalgia. La mia casa a Salvador è in uno di questi grattacieli di cui hai parlato, ma per compensare tutto il giorno di lavoro sentivo l'odore e il colore del mare che mi riempivano gli occhi, proprio lì, vicinissimo a me.
A Salvador, si ha la possibilità di scegliere dove alloggiare. L'opzione di un luogo più tranquillo vicino alla natura, oppure si sta lì nel nostro centro storico dove succedono molte cose per tutto il giorno. Veramente sorprende e dà persino fastidio tutta questa agitazione, disinteresse, abbandono, mescolato alla furberia, alla musica, ai turisti incantati, scioccati per la miseria e il cattivo odore. Dovunque ci sono turisti ci sono molti mendicanti, venditori insistenti che cercano un fesso da fregare. Bambini di strada che ingannano il cuore delle persone raccontando le loro storie tristi e vere, ma che in fondo non si interessano affatto della nostra buona volontà di aiutarli, dato che possono assaltarci quando giriamo l'angolo. Le prostitute che se ne stanno lì a vendere a poco quello che non ha prezzo. Incantate e ingannate dai principi europei (di solito italiani). Uno scambio mutuo di mancanze.
E già è tutto organizzato: i proprietari di albergo che dicono ai "gringos" dove trovarle, i tassisti, che aspettano senza posa l'alba per la accompagnarli in qualche motel. E così via, nel centro storico.
Penso che per affrontare Salvador, bisogna essere aperti, esperti, lasciarsi incantare. Usare la malizia come un'arma. Io ho una particolare ammirazione per la furberia buona, quella della roda di capoeira, quella che non si lascia ingannare. Un modo speciale di guardare e anche di parlare, che ci rende tutti naturalmente seducenti. (Andréa, Salvador)

Per inviare commenti (i commenti anonimi, senza mail o offensivi non saranno pubblicati)

Voltar à página principal (em português) | Tornare alla pagina principale (in italiano)
Para sugerir um site | Colaborar
Contato | Forum