Una cosa che sempre mi stupisce è il fatto che molti brasiliani sembrano quasi ignorare l'esistenza di una variante "lusitana" della lingua portoghese. Mi è capitato infatti molte volte, scrivendo ad amici brasiliani, di usare parole come "acção", "voo" o "ideia" (varianti ortografiche usate in Portogallo dei corrispondenti brasiliani "ação", "vôo" e "idéia") oppure frasi come "estou a ler" (invece di "estou lendo") e di ricevere in risposta correzioni e segnalazioni di errore.

Mi domando: possibile che in Brasile non conoscano Pessoa o Saramago (tanto per citare solo due nomi notissimi)? Forse che in Brasile non arrivano libri, giornali, riviste, lettere, mail scritte da portoghesi? E pensare che al di qua dell'Atlantico le librerie di Lisboa sono piene dei vari Amado, Coelho, Veríssimo...; che nei negozi di CD interi reparti sono dedicati alla musica brasiliana; che la televisione portoghese trasmette continuamente telenovelas brasiliane e persino le sfilate di carnevale in diretta da Rio.

Invece sembra che in Brasile i portoghesi siano noti principalmente per fare la parte degli idioti nelle barzellette più feroci e, bisogna ammetterlo, divertenti. D'accordo: il Brasile è un paese immenso, mentre il Portogallo è infinitamente più piccolo. Ma a volte ho il sospetto che dietro a questo atteggiamento ci sia anche dell'altro. Non sarà che, dietro questa esibizione di "ignoranza" (nel senso etimologico del termine), i brasiliani cercano di mascherare una sorta di complesso di inferiorità nei confronti della storia e della cultura dei loro "cugini" portoghesi?

A quasi 200 anni dalla fine del dominio coloniale in Brasile, forse rimane ancora qualche conto in sospeso, qualche ferita non ancora del tutto rimarginata. Forse mi sbaglio, ma se le cose stanno così, da straniero innamorato del Brasile e del Portogallo (equamente, senza fare nessuna preferenza), vorrei dire a tutti: ragazzi, rilassatevi un po'! La bellezza del mondo sta nella sua varietà e conoscerlo (e comprenderlo e accettarlo) tutto non può che renderci più ricchi tutti quanti.