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Un'opinione di João Carlos Capotorto | 18/11/2007 |
Indignazione |
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La guerra deflagrata tra Corea del Nord e Corea del Sud non ha impedito a quest'ultimo paese di costruire la metà delle navi prodotte nel mondo. La Germania, 60 anni dopo la sua sconfitta nella 2ª guerra Mondiale, è totalmente ristabilita e dirige i paesi della Comunità Economica Europea. L' intera America Latina garantisce indici di crescita superiori a quelli del Brasile, che riesce solo a superare la debole prestazione della povera Haiti. E tutto questo grazie all' investimento massiccio di questi governi stranieri nell' educazione, perché chi fa un paese é il proprio popolo. Lo Stato brasiliano aumenta la spesa della macchina amministrativa senza avere il dovuto compenso, arrivando il debito pubblico a R$102 bilioni di real (€38.8062 bilioni di euro) questo anno. L'aumento delle spese tende ad accelerare il debito della Previdenza Sociale, che si avvicina al valore di R$50 bilioni dei real (€19.0278 bilioni di euro), non essendo impossibile diagnosticare giorni più difficili ai nostri vecchietti in pensione. Ed il governo parla demagogicamente di riduzione delle imposte. E come pagherà le spese addizionali che crea? Per ridurre il carico tributario c'è bisogno di ridurre la macchina pubblica e non il contrario come sta accadendo. Siamo obbligati a credere che la maggioranza del popolo brasiliano non è molto preoccupato di quello che succede nei corridoi del governo, importandogli poco delle denunzie di corruzione, altrettanto poco del quotidiano e del futuro della Nazione. Forse questo è un retaggio culturale che abbiamo ereditato dai nostri antenati, più facile da seminare che da sradicare. Publicato per gentile concessione di: |
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