Home  Luoghi I dolci del convento (página
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| A cura di Anabela Cristina Ferreira (mail: [email protected]) |
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Avete mai sentito parlare di "papos-de-anjo"(pance
d'angelo), di "orelhas-de-abade"(orecchie di abate), di "baba
de camelo" (bava di cammello), di "barrigas de freira" (pance
di suore), di "suspiros" (sospiri), di "toucinho do céu"
(pancetta del cielo), di "bolo de S. Martinho (torta di San Martino), di
"bolo dos Santos" (torta dei Santi), di ....?
Tutti questi nomi strani ma tanto divertenti sono dei nomi di tipici dolci portoghesi. Dolci dai sapori intensi, da gustare piano, le cui ricette sono state inventate nei conventi e che la storia ci ha tramandato fino ai nostri giorni mantenendo le loro caratteristiche e l'ironia di quei lusitani buoni gustai, amanti della buona tavola, del buon vino e dei dolci molto ....... buoni!!
Possiamo definire la città di Lisbona "una buona forchetta", dove mangiare è veramente un piacere. Pasti consumati lentamente, intensi, pieni di sapori e accompagnati da una buona conversazione. Anche la pasticceria "alfacinha" (alfacinha" - letteralmente significa lattughina, ed è il nomignolo dato agli abitanti di Lisbona dovuto al fatto che lì si trovava il più grande mercato ortofrutticolo del paese che forniva la capitale e non solo, soprattutto di pomodori e lattuga) conserva molteplici segreti, molti dei quali celati per secoli nel silenzio dei conventi. I dolci conventuali assumono un'importanza fondamentale nella storia dell'alimentazione della capitale; si consideri solo che verso la metà del secolo passato, esistevano a Lisbona una trentina di conventi femminili.
La pasticceria è sempre stata così un'arte
rispettata ed è stata regolamentata, quando il 12 novembre 1575, é
stato pubblicato il "Regimento de Confeiteiros", regolamentazione
che mostrava i principi e gli orientamenti professionali nei suoi 28 articoli.
I dolci cambiavano nel tempo a seconda dell'artefice e in base al periodo storico
in cui venivano realizzati. Nel periodo del barocco, ad esempio, il dolce ha
rappresentato un sinonimo di arte e tutta la pasticceria, conforme al gusto
estetico di questa corrente artistica, si mostrava elaborata nel suo aspetto
o rivelava un particolare ricercato.
Ma ecco alcune ricette facili da fare e da gustare in buona compagnia magari assieme ad un bicchierino di Porto invecchiato. Ah, dimenticavo, non date importanza alle calorie di questi dolci e seguite il mio consiglio: un buon dolce dà una carica incredibile e mette di buon umore!!!
Cuocere
500 grammi di riso in 1,5 litro di latte, precedentemente bollito e aromatizzato
con la vaniglia. Dopo aver cotto il tutto, aggiungere 500 grammi di zucchero
e sei tuorli d'uovo; mettere di nuovo il composto sul fornello per far cuocere
i rossi d'uovo. Si consiglia di servire il dolce freddo, cosparso di cannella
in polvere.
Fatias
do Céu (Fette di Cielo) Battere accuratamente 24 tuorli d'uovo ai quali vanno aggiunti in seguito 25 grammi di farina di grano. Ungere una terrina per poi adagiare la pasta e metterla al forno. Lasciare raffreddare l'impasto e tagliarlo a fette sottili. Sciogliere 500 grammi di zucchero nell'acqua e aggiungere acqua d'arancio. Immergere le fette in questo composto per quattro ore. Servire le fette scolate.
Papos-de-Anjo
(Pancine di Angelo)Battere 12 tuorli per un'ora. Ungere piccole forme con il burro e riempirle con i rossi d'uovo. Metterle al forno a fuoco basso e appena pronte tirarle fuori e adagiarle in un vassoio. A parte, sciogliere lo zucchero con l'acqua e cospargerlo sui dolcetti. Farli riposare per 24 ore.
Formare un composto con 250 grammi di zucchero e acqua. A parte, battere sei tuorli d'uovo ed un albume, ai quali va aggiunto un cucchiaio di farina. Nel composto di acqua e zucchero unire un cucchiaio di burro sciolto. Mescolare il tutto e metterlo in forno in una forma unta di burro.
Farófias
(Nuvolette di albume montato con crema e cannella)Cuocere cinque chiare d'uovo battute a neve nel latte bollito con lo zucchero e aromatizzato con la vaniglia, versando le cucchiaiate di chiare a poco a poco nel latte.
Ovos
moles (Uova tenere)Mescolare in un tegamino 250 grammi di zucchero con un po' d'acqua e portarlo sul fuoco. Versare 12 tuorli in un recipiente di alluminio e quando lo zucchero è pronto, versarlo a filo sui tuorli, mescolando con un cucchiaio di legno sul fuoco per circa 2 m, dopo che comincia a bollire.Versare della cannella dopo che è stato messo nelle coppette.
Sbattere bene 1 bicchiere di uova intere con 1 bicchiere di zucchero, mentre bolle 1 bicchiere di latte intero. Aggiungerlo alle uova, sbattendo bene il tutto. Caramellare il fondo di uno stampo di alluminio con coperchio e setacciare l'impasto affinché risulti più liscio. Mettere lo stampo chiuso nella pentola a pressione con un bicchiere d'acqua in fondo, e dopo che comincia a soffiare, contare 8 minuti. Spegnere e lasciare raffreddare completamente prima di aprire.
Pastéis
de Belém (Sfogliatine alla panna con zucchero a velo e cannella)Andare a Lisbona e non mangiare i famosi dolcetti ai quali tutti le guide dedicano
diverse righe di elogi chiamati "Pastéis de Belém",
é quasi un delitto. Non c'è niente da fare, non si può
farne a meno.
La base è di pasta sfoglia ed il ripieno è fatto di latte, panna,
vaniglia e... la vera ricetta ce l'hanno solo le sapienti mani del pasticciere
della più famosa pasticceria di Lisbona, e che si trova all'interno del
numero 84 in Rua de Belém, nella fabbrica fondata nel 1837.
Comunque ecco la mia: Versare in dei pirottini foderati di pasta sfoglia piuttosto
grossa, una crema fatta con 60 grammi di farina, 0,5 l di latte, 0,5 kg di zucchero,
2,5dl di acqua, 6 tuorli, buccia di limone e 1 stecca di cannella. Infornare
per 30' a 200°.
Buon appetito!
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