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29/7/2006 Sulla strada per Araçuaí
File interminabili di eucalipti, sottili, tutti uguali. Strada in laterite,
terra rossa che copre i cespugli ai lati e sporca i finestrini dell'autobus.
Lontano, la vista di una diga accende l'entusiasmo di tutti i passeggeri, grandi
e piccini: probabilmente non hanno mai visto il mare (forse neppure un lago)
in vita loro. Passiamo, senza fermarci, un paesino senza nome. Poche case basse,
qualche antenna parabolica, un paio di chiese avventiste apparentemente chiuse
da sempre. Un solo negozio, chiuso anch'esso: Drogaria-Bar Pai e Filhos. Davanti,
una ragazza in pantaloncini saluta l'autobus che passa sollevando una nuvola
di polvere, sorridendo.
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