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A cura di Giancarlo Perlo - Tradução de Gabriella Minisini

 

Cartaz do filmLuis Prieto - Ho voglia di te

La trama in estrema sintesi: giovani, carini, benestanti e tormentati sognano il grande amore sullo sfondo di una Roma da cartolina. Step (Riccardo Scamarcio, il "bel tenebroso" del nuovo cinema italiano) si innamora di Gin (Laura Chiatti), ma la tradisce in una notte di follia con una sua ex, mai del tutto dimenticata. Alla fine però, inevitabilmente, l'amore trionfa e perdona.

Tratto dall'omonimo romanzo di Federico Moccia e prosecuzione della storia raccontata nel precedente film "Tre metri sopra il cielo" (con gli stessi protagonisti), "Ho voglia di te" si rivolge scopertamente a un pubblico giovanile. Citato come un esempio di "non-cinema" dal critico Paolo Merenghetti, il film adotta in effetti un linguaggio televisivo basato su immagini patinate, dialoghi inverosimili, una sceneggiatura scontata e una recitazione stereotipata ed approssimativa. La banalità della storia e del racconto rendono l'intero prodotto assai più simile a un lungo spot pubblicitario o a un videoclip che a un film.

La colonna sonora di Tiziano Ferro, la regia dello spagnolo Luis Prieto, le affinità di stile con certe telenovelas sudamericane potrebbero aiutare la diffusione della pellicola anche oltre oceano. In tal caso sarebbe un'ulteriore conferma del fatto che purtroppo molte volte l'Italia riesce a vendere e ad esportare solo il peggio di se stessa.

Titulo: Ho voglia di te
Produzione: Italia, 2007

Interpreti: Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti
Sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Federico Moccia
Regia: Luis Prieto
Link: sito ufficiale del film

Luis Prieto - Ho voglia di te

A trama muito resumida: jovens, lindos, abastados e atormentados sonham  com o grande amor tendo como fundo uma Roma da postal. Step (Riccardo Scamarcio, o “bel teneboso”do novo cinema italiano) apaixona-se de Gin (Laura Chiatti), mas trai-a numa noite de loucura com uma sua ex namorada, nunca esquecida. Todavia, inevitavelmente, o amor triunfa e perdoa.

Adaptado do romance homonimo de Federico Moccia e continuando a historia contada no film anterior “ Tre metri sopra il cielo “ (com os mesmo protagonistas), “Ho voglia di te “ destina-se claramente a um pubblico jovem. Citado como um esemplo de “não cinema”  pelo critico Paolo Merenghetti, de facto o film adopta uma linguagem televisiva baseada em imagens fantasiadas, dialogos inverosimeis, uma encenação previsível e uma recitação estereotipada e aproximativa. A banalidade da história e do conto deixa o inteiro produto mais semelhante a um longo annuncio publicitário ou a um videoclip que a um film.

A banda sonora de Tiziano Ferro, e a realização do espanhol Luis Prieto, as afinidades com algumas telenovelas sul-americanas poderão ajudar a difusão do film também do outro lado do oceano. Em tal caso seria uma confirmação a posteriori do facto que muitas vezes Itália consegue vender e exportar o pior de si mesma.



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