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Nanni Moretti - Il caimano É difícil exprimir uma conclusão neutra e não
partidária sobre um filme declaradamente político, lançado
na Itália em meio a uma das campanhas eleitorais mais quentes dos
últimos anos. "Il Caimano" (O Caimão), de Nanni
Moretti é certamente um filme contra Berlusconi, e não só
isso. No enredo, se desenrolam vários fatos e situações. Os maiores desafios do "Il Caimano" nascem mesmo da dificuldade
de desenvolver coerentemente os diversos planos narrativos e uní-los
simultaneamente. O tom da obra oscila constantemente entre o drama e a
comédia, alternando momentos cômicos com outros amargos e
grotescos. A história de um filme dentro do filme serve talvez
para manter o diretor um tanto distante de uma matéria tão
incandescente e difícil, mas que nas cenas fragmenta a narração.
A impressão geral é de uma obra ambiciosa, certamente original
e plena de coragem, mas nem sempre homogenea e estruturada. Mas a cena mais forte e dramática é aquela na qual Berlusconi (em uma televisão) chama chefe nazista ao representante alemão no parlamento europeu: a tomada, ligeiramente do alto, e a imagem granulosa do vídeo conferem a Berlusconi um aspecto inquietante, que nos faz recodar os personagens vampirescos de certos filmes de terror. É como se diz: a realidade muitas vezes supera a fantasia... Título: Il Caimano |
Nanni Moretti - Il caimano Difficile esprimere un giudizio sereno e non di parte su un film così dichiaratamente politico, uscito in Italia nel corso di una delle campagne elettorali più accese degli ultimi anni. "Il caimano" di Nanni Moretti è certamente un film contro Berlusconi, ma non solo. In esso si alternano diverse vicende. Bruno Bonomo (Silvio Orlando), un produttore di film dell'orrore ormai
praticamente disoccupato da oltre 10 anni , incontra una giovane regista
esordiente (Jasmine Trinca) che gli propone un nuovo fim. Dopo aver letto
frettolosamente la sceneggiatura, Bonomo si offre di produrre il film,
rendendosi conto solo in ritardo che si tratta di un film sul primo ministro
Silvio Berlusconi. A questo punto diventa difficile trovare finanziatori
e attori disposti a recitare. Nel frattempo anche la vita sentimentale
di Bonomo I maggiori limiti de "Il caimano" nascono proprio dalla difficoltà di svolgere coerentemente i diversi piani narrativi e di riuscire a intrecciarli insieme. Anche il tono dell'opera oscilla costantemente fra il dramma e la commedia, alternando momenti comici, ad altri amari o grotteschi. Il racconto di un film nel film serve forse al regista per mantenere un po' le distanze da una materia tanto incandescente e difficile, ma a volte frammenta la narrazione. L'impressione generale è quella di un'opera ambiziosa, certamente originale e non priva di coraggio, ma non sempre sufficientemente omogenea e strutturata. Malgrado questo, non mancano gli spunti divertenti, le scene intense e i momenti di autentico cinema, grazie anche alla fotografia molto curata, alla colonna sonora coinvolgente e alla recitazione di tutti gli interpreti (molto divertente in particolare Michele Placido che prende in giro se stesso, nei panni di un famoso attore). Ma la scena forse più forte e drammatica è quella in cui il vero Berlusconi (visto in un televisore) dà del kapò nazista al rappresentante tedesco al parlamento europeo: la ripresa leggermente dall'alto e l'immagine sgranata del video conferiscono a Berlusconi un'aspetto particolarmente inquietante, che ricorda i personaggi vampireschi di certi film dell'orrore. Come dire: la realtà molte volte supera la fantasia... |
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